Che comincia dall' inverno più cattivo.
Ignorarlo o dribblarlo è impossibile, ma difendersi si può.
Sono stata qualche giorno a Cortina d' Ampezzo e, tra neve fresca e neve artificiale, non sapevo come salvarmi da quel freddo di montagna candida che le allergiche all' inverno come me sentono anche con indosso il simpatico abbigliamento a cipolla.
La mia mise consisteva in una tuta snow-proof intonata a vari accessori tecnici necessari alla discesa in pista, a differenza di tante signore e signorine ricoperte di pelliccie e animali vari e variopinti che vi sistemo qui sotto:
Ce n' erano davvero per tutti i gusti e io personalmente non ho potuto fare a meno di amare temerarie ottantenni avvolte in classicissimi cappotti a base di visone, così grintose nel fondersi con il popolo più sportivo della neve, nel loro sostegno della tradizione.
Come non ho potuto non immortalare questa bellissima porta bimbo con scalda mani più inserto (para sole?) sempre in tema:
L' Après Ski, momento di svago a ritmo di musica e bombardini dopo la fatica delle piste, mi ha regalato poi altre visioni di pelurie a partire dalla testa e arrivando fino ai piedi, e nel mezzo, tra un ballo e l' altro, questo simpatico fanciullo:
Ammesso che molti di noi non indosseranno mai cose simili neanche per scherzo, ogniuno abbia libera scelta su come affrontare il freddo gelido di questo inverno in corso, io personalmente tifo per il classico cappotto.
Per dare una ventata di calore al vostro look invernale e scaldare le vostre giornate in entrata e in uscita, seguite lo stile e divertitevi a scegliere il capospalla che più vi si addice, qui: http://kaluboutique.com/Catalogue.aspx?c=9.
I predicatori del 'meglio nudi che in pelliccia' non me ne vogliano, il mondo è bello perchè è vario e non ho mai detto di possedere un cappotto di castoro.
Buon inverno!
Kalù.